
Sajama 6542m
Il Tetto della Bolivia
Il Nevado Sajama è la vetta più alta della Bolivia, un colosso di 6542 metri che si erge isolato nell’estremo sud-ovest del paese, al confine con il Cile, all’interno del Parque Nacional Sajama. Imponente e solitario, il Sajama domina l’orizzonte dell’altopiano andino con la sua mole conica perfetta, spesso avvolta da un cappello di nubi e neve.
Circondato da vaste praterie d’alta quota (puna) e spettacolari paesaggi vulcanici, questo antico vulcano spento è visibile da decine di chilometri di distanza. Dalla sua vetta si apre uno dei panorami più vasti e spettacolari delle Ande: a nord la Cordillera Occidental, a sud i deserti dell’Altiplano, a ovest le cime cilene e a est l’infinita distesa dell’altopiano boliviano punteggiata da lagune, villaggi aymara e formazioni geotermiche.
L'ascensione
Durata:
3 giorni

Difficoltà tecnica:
Facile [PD]

Attrezzatura:
Alta quota

Pernottamento:
Tenda
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Programma approfondito
giorno 1
La spedizione inizia il primo giorno con il trasferimento da Peñas verso l’ovest del Paese, attraversando i grandi spazi aperti dell’Altiplano boliviano. Durante il tragitto, il paesaggio si fa sempre più selvaggio: lama al pascolo, piccoli villaggi aymara, e all’orizzonte le sagome inconfondibili dei vulcani gemelli Parinacota e Pomerape annunciano l’ingresso nella regione del Parque Nacional Sajama. Dopo diverse ore di viaggio si raggiunge finalmente il villaggio di Sajama, un minuscolo nucleo di case in mattoni crudi incastonato ai piedi della montagna più alta della Bolivia. Qui si pernotta in un alloggio semplice ma accogliente, dove ci si prepara logisticamente e mentalmente alla salita.
giorno 2
La strada sterrata porta oltre il campo base classico, a quota 4800-5000 metri circa, dove comincia il trekking verso il Campo Alto. La salita a piedi dura circa 4/5 ore, tra paesaggi lunari e morene glaciali. Il Campo Alto è posto a circa 5700 metri di altitudine.
giorno 3
Il terzo giorno si parte nel cuore della notte. La progressione è lenta ma costante: si sale su pendii innevati e ghiacciati, con pendenze mai estreme ma costanti, che richiedono resistenza, tecnica di base e acclimatamento. Dopo diverse ore di sforzo la cima del Nevado Sajama, a 6.542 metri, offre un panorama senza pari. Dalla vetta, nelle giornate limpide, si può scorgere la Cordillera Occidental, le salares e perfino l'ombra curva dell'orizzonte terrestre. Si torna al Campo Alto per una breve sosta e, se le condizioni lo permettono, si continua fino al punto d’incontro con il veicolo per rientrare a Sajama pueblo, dove ci attende una meritata notte al caldo o si potra proseguire il viaggio di ritorno fino a La Paz.

Parinacota (6348 m), Pomerape (6282 m) e Acotango (6052 m)
Situati nei dintorni del Parque Nacional Sajama, questi giganti superano tutti i 6.000 metri di altitudine e offrono salite suggestive, immerse in un paesaggio lunare dove regnano vento, silenzio e cielo.
Nonostante le differenze tecniche quasi minime, tutte e tre le montagne condividono alcune caratteristiche comuni: un’altitudine estrema che impone un buon acclimatamento, un paesaggio mozzafiato fatto di luce cruda, sabbia, neve e vento, e un senso di isolamento profondo, lontano da qualsiasi traccia del mondo moderno. Le condizioni meteorologiche possono cambiare rapidamente, il freddo è sempre pungente, e l’aria rarefatta rende ogni passo più lento. Ma è proprio in questo ambiente essenziale che si sperimenta la bellezza più pura della Cordigliera Occidentale.
Per tutte le cime l'avvicinamento è con un 4x4 e la salita si conclude in giornata da Sajama pueblo.
Parinacota: quota di inizio 5130 m, cima 6332 m, difficoltà tecnica PD
Pomerape: quota di inizio 5130 m, cima 6280 m, difficoltà tecnica AD
Acotango: quota di inizio 5500 m, cima 6052 m, difficoltà tecnica F
Parco nazionale Sajama
Oltre alle sue imponenti montagne, il Parque Nacional Sajama custodisce una straordinaria varietà di attrattive naturali e culturali che rendono questo angolo remoto della Bolivia un luogo unico. Nei suoi vasti altipiani si estendono bofedales (zone umide d’alta quota) dove pascolano vigogne selvatiche, tra le più eleganti creature delle Ande. Non lontano dal villaggio di Sajama si trovano le terme naturali, piscine di acqua calda dove è possibile immergersi con vista sul vulcano, in un’atmosfera di assoluto silenzio. Più all’interno del parco si possono esplorare i geyser fumanti, che all’alba offrono uno spettacolo quasi irreale tra vapori e colonne d’acqua bollente.
Tra le sorprese botaniche ci sono i boschi di queñua, gli alberi che crescono più in alto al mondo, con le loro forme contorte e la corteccia rossastra. Nei dintorni, la Ciudad de Piedra, un labirinto naturale di formazioni rocciose scolpite dal tempo, offre paesaggi suggestivi e leggendari.
Il parco è un mosaico di natura incontaminata, cultura ancestrale e silenzi infiniti: un vero santuario andino da esplorare con rispetto e meraviglia.
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